PERFORMANCE E VERNISSAGE – MUSICA DA VEDERE
Morton Feldman
For Philip Guston
PREMIERE MONDIALE DEL PROGETTO
7 ottobre 2023
ADI Design Museum, Via Ceresio, 7 Milano
h. 14.30 – h. 18.30*
Sara Baldini (flauti), Veronique Delcambre (pianoforte e celesta), Jean-Louis Maton (percussioni), Frank Gizycki (danzatore e coreografo) (BE)
Con il sostegno dell’Acadèmie Beloeil de Musique (BE)
*ingresso consentito con il biglietto del museo durante tutte le 4 ore della performance
BIGLIETTERIA: ENTRI ALL’EVENTO CON IL BIGLIETTO DI INGRESSO ALL’ADI DESIGN MUSEUM !
L’evento del 7 ottobre è incluso nel normale biglietto di ingresso ad ADI Design Museum e può essere acquistato tramite il sito del museo a questo link oppure direttamente alla cassa il giorno dell’evento (si ricorda che ADI Design Museum è un museo cashless, pertanto accetta solo pagamenti elettronici).
Quando si incontrarono nel 1949, nacque tra Morton Feldman e John Cage un sodalizio artistico di fondamentale importanza per la musica in America negli anni ’50. Ma Feldman aveva molti amici intimi nell’avanguardia di New York e conosceva la maggior parte dei pittori newyorkesi del suo tempo e alcuni sono citati nei titoli dei suoi pezzi: Rothko Chapel, For Frank O’Hara, For Franz Kline.
For Philip Guston definisce l’intera essenza dell’ultima musica di Feldman. E’ un mondo musicale unico, costruito su un motivo a quattro note: un anagramma di Cage, che presentò Guston e Feldman nel 1950. Questa particella ritorna con sottili spostamenti in tutto il pezzo, ogni volta con una nuova modifica, malleando il senso del tempo dell’ascoltatore.
Circa la sua durata imponente di 4 ore Feldman dice: ≪Tutta la mia generazione era bloccata dal pezzo da 20-25 minuti. Ma non appena lo asci alle spalle, fino a un’ora pensi alla forma, ma dopo un’ora e mezzo devi averne il pieno controllo, richiede una maggiore concentrazione. Prima, i miei pezzi erano come oggetti; ora, sono come cose in evoluzione≫.
La performance all’ADI Design Museum
L’ensemble strumentale belga – ospite e realizzatore dell’evento – presenta all’ADI Museum un’inedita versione coreutica di “For Philip Guston”.
La danza funge da mezzo di interazione tra i musicisti e il pubblico: il danzatore si fa storyteller della stessa arte pittorica di Guston, nel suo passaggio dall’espressionismo astratto alla pittura rappresentativa, per aprire nuovi sguardi su come immergersi nella musica di Morton Feldman.
Durante questa maratona il pubblico è invitato a muoversi nello spazio, sperimentando una una pratica che ritorna negli stessi scritti di Feldman, come nell’introduzione alla prima mondiale del brano il 21 aprile 1985:
“Come ho detto, il pezzo è lungo. Non devi pensare di essere un pubblico in cattività e non essere imbarazzato se devi andartene. Molti buoni amici potrebbero dover andare a prendere una figlia a una festa di compleanno. Altri amici che sono qui devono andare a prendere qualcuno all’aeroporto…quindi va benissimo”.
Questa performance può essere osservata da tutte le angolazioni e goduta in modo dinamico, visitando le esposizioni in corso, esplorando il museo, fermandosi al bar o al bookshop: partecipando per un pomeriggio alla vita dell’ADI Museum, nel cuore della città di Milano.
L’ensemble belga protagonista è un gruppo internazionale formato da musicisti provenienti da Francia, Italia e Belgio, che si sono conosciuti e costituiti in ensemble durante gli anni di studio presso il Conservatorio Reale di Ghent, nell’ambito del progetto di master in musica contemporanea e arti multidisciplinari tenuto da Ictus ensemble e Spectra, storiche formazioni specializzate in linguaggi contemporanei.
Frank Gizycki – che si è unito al gruppo per questa speciale edizione di “For Philip Guston” – è un danzatore che fa parte di Rosas, la compagnia della coreografa e danzatrice Anne Teresa De Keersmaeker.
Sara Baldini ( flauti ): (Italia 1986) Dopo aver conseguito il diploma e il diploma di specializzazione in flauto traverso, ha studiato con Mario Caroli presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dove ha conseguito il Master di Alti Studi in Esecuzione e interpretazione di musica contemporanea . Ha partecipato agli Ateliers d’interpretation del Centre Acanthes (Metz), Internationale Ferienkurse fur Neue Musik di Darmstadt, Linea Ensemble Academy (Strasburgo) e ai corsi di Stockhausen (Kurten). Vincitrice dei concorsi musicali internazionali “Luigi Nono” di Torino e “Città di Treviso” per la musica contemporanea, ha frequentato il Master Avanzato in Musica Contemporanea della Scuola d’Arte di Gent con l’ensemble Ictus. Ha fatto parte dei gruppi di musica da camera “Modena Flute Ensemble” (Italia), “Ensemble 900” (Svizzera), “The Flute Project” (Germania) e “G.A.M.E.” (Belgio). Attualmente risiede in Belgio dove fa parte del “Duo Assonance”, duo flauto-pianoforte dedicato alla promozione di giovani compositori e repertorio per flauto, pianoforte ed elettronica. Seguendo la sua passione per la pedagogia musicale, lavora per le Jeunesses Musicales di Bruxelles e per altre associazioni musicali del paese.
Veronique Delcambre (pianoforte e celesta): (Belgio 1986) ha iniziato i suoi studi musicali all’Accademia Gosselies dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Successivamente è stata ammessa al Conservatorio Reale di Mons nella classe di Rosella Clini e Thomas Paule. Diversi anni dopo, consegue il Master con il massimo dei voti e la lode, nonché un Master in accompagnamento nella classe di Catherine Van Loo. Dal 2013 al 2015 si è perfezionata nella musica contemporanea con i membri degli ensemble Ictus e Spectra attraverso il programma di Master presso il Conservatorio Reale di Ghent. Durante i suoi anni di studio, Veronique ha partecipato regolarmente a workshop e masterclass internazionali. Ha lavorato a stretto contatto con compositori come Jean-Luc Fafchamps, Claude Ledoux, Stephane Orlando, Geoffrey Francois e Gilles Gobert. Queste collaborazioni con compositori l’hanno anche guidata verso collaborazioni interdisciplinari con danzatori e coreografi. Dal 2014 crea ed esegue brani con danzatori della scuola PARTS. Veronique si esibisce in tutto il Belgio e all’estero, comprese le recenti esibizioni in Germania e Giappone e in festival come Ars Musica, Festival Loop, Saturnalia e Horfest Neue Musik.
Jean-Louis Maton (percussioni): (Francia-Belgio 1970) ha un background musicale molto ricco, sia nell’ambito della musica classica contemporanea che nella musica d’improvvisazione e nel jazz. Parallelamente all’attività come autore e compositore, Jean-Louis prende parte a vari progetti, in duo e come solista (Qorub Duo avec Jeremy Morel et La voix des Lames avec Bart Quartier). Diplomato all’Ecole Superieure des Arts di Mons (Belgio), ha studiato anche al CRR-Conservatoire Superieur della città di Paris, nonché al CRR di Cergy nella classe di Georges Pacsynski. Partecipa a masterclass con Jean Geoffroy al CRR de Tours e presso la Manhattan school di New York. Come percussionista, Jean Louis ha suonato in tutta Europa. E’ docente di percussioni e marimba e responsabile del dipartimento percussioni del CRD-CAPSO (regione Nord pas de Calais, Francia).
Frank Gizycki (danza) : (Francia, 1993) si è laureato in studi scientifici nel 2011 e ha continuato la sua formazione di danza presso il Conservatoire Nationale Superieur de Musique et Danse (CNSMD Lyon), dopodiché è andato a studiare presso la scuola di danza contemporanea P.A.R.T.S. (Bruxelles), dove si diploma nel 2016. Entra a far parte di Rosas (la compagnia della coreografa e danzatrice Anne Teresa De Keersmaeker) per il revival di Rain e la mostra Work/Travail/Arbeid. Da allora ha continuato a lavorare con Rosas in Zeitigung, Achterland e Bartok/Beethoven/Schonberg. Ha preso parte alla creazione dei Sei Concerti Brandeburghesi, i progetti museali Dark Red e le Mystery Sonatas / For Rosa.
BIGLIETTERIA:
ENTRI ALL’EVENTO CON IL BIGLIETTO DI INGRESSO ALL’ADI DESIGN MUSEUM !
L’evento del 7 ottobre è incluso nel normale biglietto di ingresso ad ADI Design Museum e può essere acquistato tramite il sito del museo a questo link oppure direttamente alla cassa il giorno dell’evento (si ricorda che ADI Design Museum è un museo cashless, pertanto accetta solo pagamenti elettronici).