WHAT IS THE WORD

Mirlitonnades (Filastroccate)

14 ottobre 2024 – H. 21

Fabbrica del vapore

Recital per voce, pianoforte, elettronica e video

Con:

Ljuba Bergamelli (voce) e Diego Petrella (pianoforte)

Massimo Marchi (regia del suono)

In coproduzione con NoMus, MMT Creative Labs e AGON Acustica Informatica Musica

Fabbrica del vapore – Via Procaccini – Milano
14 ottobre 2024 – Ore 21

Il programma è stato accuratamente studiato con gli interpreti, Ljuba Bergamelli (voce) Diego Petrella (pianoforte) e Massimo Marchi (regia del suono ed elettronica), per realizzare, all’interno di un inedito viaggio video-sonoro, un ideale ponte suggestivo tra Beckett e Bussotti, passando per alcuni capolavori di autori loro contemporanei.

Suoni e parole “intorno” a Beckett prendono così vita accostando per contrasto un autore amato particolarmente dal genio irlandese come Franz Schubert (con lo struggente Lied Nacht und Traume) al John Cage di The Wonderful Widow of Eighteen Springs, brano ispirato ad un passaggio del Finnegans Wake di James Joyce, l’amato-odiato maestro di Beckett, innominabile al punto che Beckett nelle lettere private lo chiamava J.J.

Un’inedita riproposizione con video della Sequenza III per voce sola di Luciano Berio fa da trait d’union con una seconda parte dedicata a Sylvano Bussotti, che comprende una prima assoluta (il brano inedito Paraphraste per piano), i rarissimi 4 Lieder da De Pisis, Lachrimae per voce sola in un’inedita versione con elettronica, e Rara (film) in una nuova sonorizzazione per pianoforte ed elettronica.

Il medium video in scena fungerà da compendio visivo del concerto, con una specifica drammaturgia che accosterà allusioni beckettiane a originali immagini e grafiche di Bussotti.

PROGRAMMA

John Cage, The wonderful widow of Eighteen Springs per voce e pianoforte

Sylvano Bussotti Lachrimae (nuova versione a cura di L. Bergamelli e M. Marchi per voce e live electronics)

Sylvano Bussotti Paraphraste per pianoforte (brano inedito IN PRIMA ASSOLUTA)

Sylvano Bussotti Quattro Liriche su testi di De Pisis per voce e pianoforte

Franz Schubert, Nacht und Träume per voce e pianoforte

Luciano Berio Sequenza III per voce sola (con video)

Sylvano Bussotti, Rara film (nuova versione a cura di D. Petrella e M. Marchi per pianoforte e video)


GLI INTERPRETI

Ljuba Bergamelli si dedica all’arte del Novecento e Contemporanea – con particolare interesse verso il teatro musicale, la performance, l’improvvisazione e il teatrodanza. Ha collaborato con artisti come Bruno Canino, Giovanni Sollima, Muta Imago, Divertimento Ensemble, Nicholas Isherwood, I Violoncellisti della Scala esibendosi in Festival come La Biennale di Venezia, Festival ManiFeste IRCAM, MilanoMusica, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, RomaEuropaFestival, Opera Carlo Felice Genova, RavennaFestival, Tempo Reale, RSI a Lugano, Auditorium Parco della Musica di Roma.
E’ stata diretta, tra gli altri, da Marco Angius, Tonino Battista, Vladimir Ashkenazy, Léo Warynski, Yoichi Sugiyama.
Ha inciso per Stradivarius, Ema Vinci; ha registrato per la RaiRadioTelevisione italiana e per la trasmissione televisiva Passepartout di Philippe Daverio ha registrato, con Bruno Canino e Antonio Ballista, uno spettacolo dedicato a John Cage.
Ha cantato numerosi brani in prima esecuzione assoluta di Ivan Fedele, Vittorio Montalti, Pasquale Corrado, Zeno Baldi, Luca Antignani, Federico Gardella, Daniele Ghisi, Michele Sanna, Marco Quagliarini, Gene Coleman, Paolo Aralla, Luca Guidarini.
Come cantante e performer, ha realizzato numerosi spettacoli tra cui Le Sacre du Printemps per il Festival MiTo, Scenario per il Mart di Rovereto con la regia di Luca Veggetti, In the Midst of things di Allora&Calzadilla per la Biennale Arte di Venezia.
Dal 2012 collabora in duo con il danzatore e coreografo Simone Magnani, con cui ha realizzato lo spettacolo Una Voce.
All’attività performativa affianca la ricerca teorica tenendo conferenze e masterclass sul legame tra corpo, voce e gesto come La voce nel corpo e il corpo della voce per il Festival di Musica e Filosofia A Due Voci, per il Festival musicafoscari con Giorgio Agamben, L’impronta vocale nella complessità del corpovoce per l’Università di Bologna. Nell’ambito del progetto Biennale College Musica alla 57. Biennale di Venezia è stata invitata a tenere una masterclass sulla vocalità contemporanea. Un suo saggio dal titolo Il Teatro della Voce è stato pubblicato nella rivista I Quaderni del Conservatorio edito da ETS.
Nel 2023, ha curato un ciclo di conferenze dedicate al tema della voce per il Centro Internazionale di Studi Umanistici Umberto Eco/Alma Mater Studiorum di Bologna.

Diego Petrella è vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali (Concorso Ettore Pozzoli 2021, XXIV Concorso di Esecuzione Musicale Società Umanitaria, Premio del Conservatorio di Milano 2019) e svolge attività concertistica come solista e camerista. Grazie all’opera di Sylvano Bussotti e degli esponenti di Fluxus intraprende un percorso personale sull’indeterminazione nell’espressione artistica che negli anni a seguire si esprimerà spesso nel sorprendente teatro gestuale bussottiano.

È attivo su repertori contemporanei anche come membro di Icarus vs Muzak: del 2020 la prima incisione assoluta del trio Riverberi di Ennio Morricone; del 2021 invece lo spettacolo di avant-pop multimediale Grab them!, nei teatri di Reggio Emilia e Cagliari con regia di AGON; nel 2022 esce per Da Vinci il primo disco del ciclo Antico Contemporaneo; ospiti poi di El Cervantino, Festival de Santa Lucia in Messico e di GAIDA Festival in Lituania, dove presentano in prima mondiale Paesaggi con macerie di Salvatore Sciarrino, dedicato proprio all’ensemble, sotto la bacchetta di Marco Angius. Nel 2023 portano in scena a Reggio Emilia The Turn of the Screw di Britten, diretti da Francesco Bossaglia, su regia di Fabio Condemi; nello stesso anno esce per Kairos Paesaggi con macerie, disco dedicato all’opera di Sciarrino. Nel 2024 è la volta di Alfred, Alfred, di Franco Donatoni, con Fabio Garegnani.

Nel 2023 è artista residente per l’associazione NoMus, Milano. Avviato alla pratica del pianoforte da Michele Fedrigotti, ha studiato con Cristina Frosini e Davide Cabassi presso il Conservatorio di Milano, diplomandosi a pieni voti.

Massimo Marchi (Venezia, 1966) studia pianoforte con Anna Colonna Romano e clavicembalo con Maria Vittoria Guidi presso il Conservatorio Benedetto Marcello. Trasferitosi a Roma, si perfeziona nei successivi 5 anni in esecuzione pianistica con Rodolfo Caporali. Studia anche Musica Elettronica sempre al Conservatorio B. Marcello con Alvise Vidolin. Alla Biennale di Venezia 1993 frequenta un seminario sulle prassi esecutive sul live electronics di Luigi Nono tenuto dell’ensemble degli ultimi suoi musicisti e registi del suono dello studio H. Strobel di Friburgo. Dopo aver conseguito il Master in management artistico e dello spettacolo dal vivo all’Università Cattolica di Milano, nel 1999 entra in AGON, centro milanese di ricerca e di produzione musicale e multimediale legato all’applicazione della tecnologia e dell’informatica in campo artistico nello spettacolo dal vivo e delle performing arts. Dal 2004 è membro del cda e dal 2012 ne è Presidente.
La sua attività professionale artistica di musicista comprende sia la regia del suono che la programmazione informatica degli ambienti esecutivi e l’esecuzione e interpretazione nei concerti e spettacoli. Molto spesso è anche direttore della produzione dei progetti produttivi e soprattutto coordina il fund raising.
A fianco di numerose partecipazioni a festival nazionali e internazionali, esegue concerti in Italia e all’estero, realizzando la regia del suono di spettacoli e concerti e l’esecuzione dal vivo delle parti di musica elettronica, live electronics e multimediali. Un elenco non esaustivo comprende: opere (Il letto dello storia di F. Vacchi, Maggio Musicale Fiorentino, Firenze 2003; Gesualdo considered as a murder di L. Francesconi, Amsterdam 2004; Kolot di Y. Avital, Teatro Dal Verme di Milano, Teatro Parma 2 di Parma, Festival REC di Reggio Emilia, 2008) concerti con orchestra (Voiceless voice in Hiroshima di Hosokawa, Deserts di E. Varèse entrambi con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Sala Verdi, Festival Milano Musica, 2007 e 2009) concerti per medi e piccoli ensemble, con o senza solisti, (A pierre di L. Nono. Piccolo Teatro Studio di Milano, Festival Milano Musica 2000, Caminata di Vito von Thummel di F. Nieder, auditorium di Milano, Festival Milano Musica 2006; Respondit di L. Francesconi, Brescia 2009; Una voce chiamaQuanta oscura selva trovai di G. Manzoni, Milano e Treviso 2006, Festival SaT AGON-Fondazione Benetton, Treviso 2005; Angelus Novus di A. Melchiorre, Venezia, S. Giorgio in Isola, Padova, Basilica di S. Giustina 2007; Spazier klang aves creaturas di E. Flückiger, Kulturhalle Dampfzentrale Festival, Berna, Vortragssal des Museums für Gestaltung, Zurigo, Università Bicocca, Milano, Festival MiTo, 2010; Lefkara Moirai di Y. Avital, Lefkara, Cipro 2009; Il tempo sullo sfondo di A. Gentilucci, Echo Kanyon di K. Tanaka, Teatro Dal Verme di Milano, Festival Milano Musica 2009; Relief Statique e Stanza II di T. Takemitsu, Sala Puccini, Milano Festival Milano Musica 2009). Oltre alla regia del suono ed esecutore live electronics sovrintende il coordinamento tecnologico/informatico musicale di molte produzioni (Saturne di H. Dufourt, Sala Verdi di Milano e Cassandre di M. Jarrell, Teatro Strehler di Milano, Festival Milano Musica 2010; Kontakte, Stimmung e Hymnem di K. Stockhausen, Teatro dal Verme di Milano, Festival Milano Musica 2008). Ha curato la direzione della produzione delle parti di musica elettronica di numerose nuove produzioni, tra cui le colonne sonore di F. Vacchi per Centochiodi e Cantando dietro i paraventi di E. Olmi. Nel 2012 ha progettato l’implementazione tecnologico-informatica e la regia del suono di Turing, a staged case history, spettacolo multimediale interattivo, produzione AGON, in cartellone al Piccolo Teatro di Milano dal 20 al 25 novembre 2012. Nel 2013 ha eseguito la regia del suono e le parti elettroniche di Spazier_klang di E. Flückiger e Maura Capuzzo, prod. AGON, al PAC di Milano per Piano City 2013. Ha curato l’implementazione dell’ambiente informatico esecutivo ed eseguito il live electronics e la regia del suono di 4 klang aktion di E. Demetz per i Süd Tirol Award 2013 al Teatro Comunale di Bolzano il 19 ottobre 2013 e nel 2014 di Paravis, sempre di E. Demetz, per accordeon, ensemble e live electronics per il Klangspuren Festival di Schwaz, Austria, il 25 settembre 2014. Sempre nel 2014 è a Ravenna al Teatro Rasi per i Concerti dell’Accademia Filarmonica con Anna Livia Plurabelle di F. Paradiso.
È stato docente di musica elettronica e informatica musicale presso il Conservatorio C. Pollini di Padova, il Conservatorio B. Marcello di Venezia, l’Accademia Internazionale – Civica Scuola di Musica di Milano, il Conservatorio G. Fresobaldi di Ferrara, il Conservatorio G. Verdi di Milano e il Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano. È docente di ruolo di Musica Elettronica al Conservatorio G. Verdi di Milano, di cui è stato anche componente del CdA nel triennio 2019 – 2022.